Stéphane Mallarmé (1842-1898). Traduzione di Roberto Michilli.
Il sole, sulla sabbia, lottatrice dormiente,
Nell’oro dei capelli scalda un languido bagno
E, bruciando l’incenso sulla guancia nemica,
Mescola con le lacrime la pozione amorosa.
Del bianco fiammeggiare la calma imperturbabile
T’ha fatto dire, triste, o miei baci impauriti,
“Noi non saremo mai una mummia sola
Sotto il deserto antico e le palme felici!”
Ma la tua chioma è come un tiepido fiume,
Vi annega senza brividi l’anima che ci affligge
E lì trova quel Nulla che certo non conosci!
Gusterò il belletto pianto dalle tue palpebre,
Vedrò se sa donare al cuore che colpisti
L’insensibilità dell’azzurro e dei sassi.
(1897)