Una sera mi sentivo solo e così uscii per strada in cerca di compagnia. Fermai la prima persona che passò. Era un uomo anziano, piccolo e magro. Aveva un’espressione mite; ispirava fiducia e simpatia. Pensai che avevo avuto fortuna. Gli dissi che mi sentivo solo e che volevo parlare con lui. Sorrise. Mi guardò fisso per un istante, poi mi dette un pugno sul naso, girò sui tacchi e s’allontanò a passo svelto. Il pugno non era stato molto forte, ma l’ometto aveva nocche ossute, e mi fece molto male. Mi uscì il sangue, anche, e ci volle del tempo perché si fermasse.
(1998)