FP 1

Da un lato il martello, le tenaglie, la scala; dall’altro, la corona di filo spinato, le lance incrociate, il bastone con in cima la spugna imbevuta d’aceto. La luna piena rischiarava il quadrivio e permetteva di riconoscere i simboli in miniatura della Passione attaccati alle braccia della croce di ferro, alta sul suo basamento di mattoni. L’uomo col mantello nero spostò lo sguardo dalla croce alla quieta campagna intorno. Nella tiepida notte di giugno si accendevano e sparivano le luci intermittenti delle lucciole; il grano era alto; a tratti una brezza leggera faceva ondeggiare le spighe ormai mature; qualche grillo già cantava. Le strade che in quel punto si incrociavano erano entrambe fiancheggiate da  alberi alti con folte chiome. La teoria dei tronchi si interrompeva solo a pochi metri dal crocicchio,  per riprendeva subito dopo. Ne risultava uno slargo scoperto, al centro del quale era piantata la croce. Il cavallo batté uno zoccolo sul terreno. L’uomo gli si avvicinò e lo accarezzò sul collo. – Ancora un po’ di pazienza – sussurrò. – Dovrebbero essere qui a momenti, ormai.