Dall’introduzione di Costanza Geddes da Filicaia alla selezione di miei racconti brevi pubblicata in Caffè Michelangiolo, anno VIII, n. 2 (maggio/agosto 2003):
“Una sottile vena ironica, che volentieri si mescola con la tenue nostalgia per il mondo dell’infanzia e della prima adolescenza, sostanzia la scrittura di Michilli: una scrittura forte e sicura, capace di delicate malinconie e di misurata comicità, certamente mai limitata alla semplice descrizione del proprio universo infantile, e tuttavia nutrita, direi quasi corroborata, dalla vivace memoria di quel tempo.
In queste narrazioni avvolgenti e coinvolgenti, i personaggi possono rivivere alla mente del lettore grazie a un modo di scrivere chiaro e distinto: abitanti di un mondo lontano e diverso ai quali la penna dell’autore ha sapientemente donato il soffio vitale”.