Antón Antónovič Dél’vig (1798-1831), Russkaja Pesnja, Canzone russa, traduzione di Stefano Garzonio.
Usignolo, o mio usignolo,
Usignolo canterino!
Dove, dove tu voli?
Dove l’intera notte canti?
Qualcuna, poverella come me,
Tutta la notte ti ascolta,
Senza chiuder occhio,
Annegando nelle lagrime?
Tu vola, usignolo mio,
Vai in capo al mondo,
Oltre gli azzurri mari,
Su sponde straniere;
Visita tutte le contrade,
I villaggi e le città:
Non potrai trovar in nessun luogo
Qualcuno più sofferente di me.
Non avevo io giovinetta
Un anellino splendente sulla mano,
Non avevo io giovinetta
Nel cuore un tenero amico.
Nel giorno autunnale sul mio seno
La grossa perla ha perso lucentezza,
Nell’invernale notte alla mia mano
Si è spezzato l’anello,
E nella presente primavera
Più non m’ama il mio ben.