Vier letzte Lieder – Im Abendrot

[http://www.youtube.com/watch?v=rmcsipQ1A74]

Joseph Freiherr von Eichendorff (1788-1857). Traduzione di Andrea Casalegno.

Im Abendrot

Wir sind durch Not und Freude
Gegangen Hand in Hand,
Vom Wandern ruhen wir beide
Nun überm stillen Land.

Rings sich die Täler neigen,
Es dunkelt schon die Luft,
Zwei Lerchen nur noch steigen
Nachträumend in den Duft.

Tritt her und laß sie schwirren,
Bald ist es Schlafenszeit,
Daß wir uns nicht verirren
In dieser Einsamkeit.

O weiter, stiller Friede!
So tief im Abendrot ,
Wie sind wir wandermüde –
Ist das etwa der Tod?

Al tramonto

Attraverso la gioia e il dolore
siamo andati, mano nella mano;
ora riposeremo del cammino
su questa terra silenziosa.

Il pendio della valle si addolcisce
intorno, e l’aria si fa scura;
solo due allodole si alzano,
sognando la notte, tra i profumi.

Vieni vicino, e lasciale frullare;
presto sarà tempo di dormire;
altrimenti noi ci perderemmo
in questa distesa solitaria.

O pace vasta e silenziosa,
pace profonda del tramonto.
Siamo così stanchi del cammino –
è così, forse – che si muore?

Vier letzte Lieder – Beim Schlafengehen

 

Hermann Hesse (1877-1962). Traduzione di Andrea Casalegno.

Beim Schlafengehen

Nun der Tag mich müd’ gemacht,
soll mein sehnliches Verlangen
freundlich die gestirnte Nacht
wie ein müdes Kind empfangen.

Hände, lasst von allem Tun,
Stirn, vergiss du alles Denken,
alle meine Sinne nun
wollen sich in Schlummer senken.

Und die Seele unbewacht
will in freien Flügen schweben,
um im Zauberkreis der Nacht
tief and tausendfach zu leben.

 

Andando a dormire

Sono stanco del giorno; ma ora
la gentile notte stellata
accolga i mie palpiti ardenti
come un bambino stanco.

Mani, lasciate i gesti;
fronte dimentica i pensieri;
ora vogliono i miei sensi
scivolare tutti nel sonno.

e l’anima, senza custode,
volerà su libere ali,
nel cerchio magico della notte
vivrà mille vite arcane.

 

Vier letzte Lieder – September

 

Hermann Hesse (1877-1962). Traduzione di Andrea Casalegno.

September

Der Garten trauert,
kühl sinkt in die Blumen der Regen.
Der Sommer schauert
still seinem Ende entgegen.

Golden tropft Blatt um Blatt
nieder vom hohen Akazienbaum.
Sommer lächelt erstaunt und matt
in den sterbenden Gartentraum.

Lange noch bei den Rosen
bleibt er stehn, sehnt sich nach Ruh,
langsam tut er
die müdgeword’nen Augen zu.

 

Settembre

In lutto è in giardino, fresca
la pioggia cade sui fiori.
Con un brivido l’estate
va silenziosa verso la fine.

Gocce d’oro di foglia in foglia
cadono dall’alta acacia;
sorride l’estate, stupita ed esausta,
nel sogno morente del giardino.

Presso le rose indugia ancora
a lungo, sospirando il riposo.
Poi lentamente chiude
i suoi grandi occhi stanchi.

Vier letzte Lieder – Frühling

Hermann Hesse (1877-1962). Traduzione di Andrea Casalegno.

Frühling

In dämmrigen Grüften
träumte ich lang
von dein Bäumen und blauen Lüften,
von deinem Duft und Vogelsang.
Nun liegst du erschlossen
in Gleiss und Zier
von Licht übergossen
wie ein Wunder vor mir.
Du kennst mich wieder,
du lockst mich zart,
es zittert durch all meine Glieder
deine selige Gegenwart!

Primavera

Quante volte ho sognato in stanza senza luce
i tuoi alberi, la tua aria azzurra,
il tuo profumo, il canto degli uccelli.
Ora sei qui, davanti a me, e ti schiudi
splendida, circonfusa di luce, come un prodigio.
E per tutte le membra mi trema
la tua beata speranza.