La cosa più affascinante dei viaggi in treno sono le città per cui passi infinite volte e non scendi mai.
Gli edifici visti di culo, dai binari, sono meravigliosi. Sono muri piatti e brutti, di solito coperti di graffiti. Dall’altra parte sai che c’è la facciata, e l’hanno ripulita e tenuta in ordine. Ma il dietro no. il Dietro lo vedi solo dal treno. Ed è come sorprendere una donna elegante mentre si fuma una sigaretta di nascosto, seduta sul cesso e in vestaglia, la sera.
Adoro gli smartphone e i tablet in treno. Un tempo se prendevi appunti su un quaderno durante un viaggio ti guardavano come un pazzo. Te lo lasciavano passare solo se eri una attempata zitella inglese. Oggi tutto il vagone diteggia chattando, e tu passi inosservata.
Un giorno scenderò a Polesella. Per vedere che c’è. Probabilmente niente, ma il niente ha infinite forme in cui…
View original post 2 altre parole