16 novembre 2014. Ore 14:11.
Archivio mensile:febbraio 2015
Micronote 42
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UN APPUNTO SULLA GENERALIZZAZIONE DELLA SESTINA LIRICA
Fulvio De Santis
1. Caratteristiche della sestina
Abbiamo visto che la sestina lirica è una composizione realizzata con 6 distinte parole-rima e con con le seguenti caratteristiche strutturali:
- il numero delle strofe è pari a quello dei versi di ciascuna strofa;
- le sequenze delle parole-rima in ciascuna strofa devono essere tutte diverse tra loro;
- ogni parola-rima non deve mai comparire nello stesso numero posizionale di verso nelle sei strofe.
La proprietà più caratteristica della sestina è che il passaggio da un ordinamento all’altro delle sei parole-rima si realizza secondo un’unica regola che consente non solo di rispettare i punti 1-3 di cui sopra, ma anche di riottenere, dopo esattamente sei successive applicazioni, l’ordinamento di partenza delle sei parole-rima. In questo modo la settima potenziale cobla presenterebbe le parole-rima nello stesso ordine della prima strofa.
Abbiamo anche visto che, nella realizzazione della sestina, la regola utilizzata da Arnaut Daniel per il…
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Arnaut, poeta di Dante
Abbiamo sopra ricordato che AD viene canonizzato da Dante come massimo poeta provenzale d’amore nel DVE, con quattro citazioni contenute nel II libro, la parte più formale e tecnica del trattato poetico. Probabilmente anche per questo motivo, una parte della critica tende a limitare all’ambito tecnico-stilistico l’impatto dell’esperienza arnaldiana sulla poesia di Dante. Tale giudizio non è certo unanime né la questione può essere liquidata in modo semplicistico. Infatti, nonostante l’innegabile distinguo ideologico tra i due poeti, è piuttosto pacifico che la seconda canonizzazione dantesca, quella cioè della Commedia, confermi ad AD il primato di massimo poeta di Amor nella tradizione romanza prestilnovista, andando oltre un riconoscimento puramente tecnico.
AD appare nel XXVI canto del Purgatorio, successivamente alla dichiarazione ideologica del canto XXIV (vv. 52-54), in cui Dante si identifica come scriba di Amore-Dio. Nei versi immediatamente successivi (vv. 55-62), Dante, attraverso le parole di…
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La musica di Arnaut Daniel
LA MUSICA DI ARNAUT DANIEL
(Silvia Cucinotta)
Introduzione
La musica (intesa come produzione volontaria di suoni da parte dell’uomo) è sempre stata presente in tutte le attività umane, accompagnando feste, banchetti, spettacoli teatrali, cerimonie profane o sacre, preghiere, danze, con il canto o con il suono di strumenti musicali. Ci sono varie testimonianze storiche, come la scoperta di antichi strumenti musicali, sulla presenza della musica nella vita degli uomini fin dalla preistoria, ma purtroppo nessuna trascrizione è giunta fino a noi per restituirci quella musica.
La notazione musicale (cioè la creazione di un insieme di segni e simboli utili per comunicare la musica, traducendo il suono ed il ritmo in note, e registrandolo in uno spartito) nasce infatti dopo l’anno Mille; le più antiche forme musicali che ci sono state trasmesse sono quelle relative al canto gregoriano, che utilizzava i neumi, i segni convenzionali che indicano l’altezza tonale di…
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Analisi della canzone XII di Arnaut Daniel
Arnaut Daniel Analisi della canzone XII
La canzone XII di Arnaut Daniel, “Doutz braitz e critz”, offre di certo un fertile terreno di studio sotto molteplici aspetti, essendo ricca di interessanti spunti sia sul piano contenutistico e formale che su quello, per così dire, “storico”, cioè legato non solo ad una tradizione manoscritta articolata e complessa, ma anche a vicende, personali e cronachistiche, del contesto reale in cui il poeta visse e scrisse. Il componimento secondo Toja “segna la perfezione dello stile arnaldiano” e descrive attraverso immagini altamente raffinate e suggestive, quasi “impressionistiche”, il primo sospirato bacio del poeta con midonz, proponendo dunque una tematica innovativa all’interno di un corpus poetico che, complessivamente, delinea il noto ritratto di un Arnaut “qu’amas l’aura/ e cas la lebre ab lo bueu/ e nadi contra suberna”. Del resto, il fatto che la vida citi proprio la tornada della canzone “Ab gai so cuindet…
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I giochi di AZAR(do) nel Medioevo
Si deve al re Alfonso X, detto “El sabio”, il più antico trattato sui giochi in lingua europea.
Grazie infatti a questo illuminato sovrano, si creò sotto il suo regno una sorta di circolo culturale, nel quale si traducevano per la prima volta in castigliano testi antichi scritti in arabo ed ebraico e si creavano anche testi inediti in prosa; tra questi va infatti inserito “Libro de los juegos” nel quale vengono descritti i tre principali giochi del periodo ovvero dei dadi, delle tavole e degli scacchi, più le loro varianti aumentate.
Come viene descritto nell’explicit del libro, l’opera fu redatta:
“..nella città di Siviglia per ordine del nobilissimo Re Don Alfonso, figlio del nobilissimo Re Don Fernando e della regina Doña Beatriz, Signore di Castiglia e di León, di Toledo, di Galizia, di Siviglia, di Cordova, di Murcia, di Jaén, di Badajoz e…
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Micronote 42
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Arredamento
Nel corso degli anni, l’arredamento della nostra casa è stato progressivamente alterato, condizionato e impoverito dall’autismo iperattivo di Guido. Vediamo quali importanti elementi di un arredamento che rendeva bella e piacevole l’abitazione sono scomparsi.
Prime furono le tende alle finestre, che il piccolo Guido con grande forza tirava e staccava. Ora le finestre di entrambi i piani sono spoglie.
Vennero poi i soprammobili. Guido li lanciava—e continua nel suo amore per il lancio di oggetti di ogni forma, peso e natura. Eliminati. Mia moglie ama molto andare per mercatini, e acquistare oggetti e oggettini, ma poi…
Seguirono i lampadari pendenti dal soffitto. Ne avevamo di belli. Il piccolo Guido amava accenderli e poi, salito su una sedia o un tavolo, farli pericolosamente oscillare. Eliminati.
Poi fu il turno dei tappeti. Nel tempo ne avevamo acquistato diversi, persiani e di altra origine. Ma Guido ad un certo punto iniziò…
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Gli stakanovisti
San Marco, ore sette e quarantacinque della mattina. Sia chiaro che io ci passo per andare al lavoro, non faccio parte del Club Ammiratori Belle Mascherine.