Il prigioniero

Michail Jur’evič Lermontov (1814-1841). Traduzione di Roberto Michilli.

Il prigioniero

Apritemi la prigione,
datemi lo splendore del giorno,
una vergine dagli occhi neri,
un destriero dalla criniera nera!
Io la giovane bellezza
prima dolcemente bacerò,
sul cavallo poi salterò,
nella steppa, come il vento, volerò.

Ma è alta la finestra della cella,
pesante la porta con la serratura;
Occhineri è lontana,
nel suo sfarzoso terem,
il buon cavallo è in un verde campo
senza briglie, solo, in libertà
galoppa allegro e vivace,
la coda spiegata al vento.

Sono solo — non ho alcun conforto:
nude pareti intorno,
debole il raggio del lume brilla
di un fuoco morente;
si sente soltanto: oltre le porte,
con passi risonanti e misurati,
cammina nel silenzio della notte
la sentinella rassegnata.

1837

 

Узник

Отворите мне темницу,
Дайте мне сиянье дня,
Черноглазую девицу,
Черногривого коня!
Я красавицу младую
Прежде сладко поцелую,
На коня потом вскочу,
В степь, как ветер, улечу.

*

Но окно тюрьмы высоко,
Дверь тяжелая с замком;
Черноокая далеко,
В пышном тереме своем,
Добрый конь в зеленом поле
Без узды, один, по воле
Скачет весел и игрив,
Хвост по ветру распустив.

*

Одинок я — нет отрады:
Стены голые кругом,
Тускло светит луч лампады
Умирающим огнем;
Только слышно: за дверями,
Звучномерными шагами,
Ходит в тишине ночной
Безответный часовой.

1837


copIlprigioniero bordo

 

4a di copertina bordo

 

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