«Quando uno non ha niente da dire, diventa critico letterario – e quando ha ancora meno da dire, diventa critico dei critici.»
Emil Cioran
«Quando uno non ha niente da dire, diventa critico letterario – e quando ha ancora meno da dire, diventa critico dei critici.»
Emil Cioran
Storia di una passione è il titolo del ricco epistolario, pubblicato da Bompiani e tradotto da Francesco Saba Sardi, che raccoglie le lettere che Anaïs Nin ed Henry Miller si sono scambiati tra il 1932 e il 1953, ossia da quando si conobbero e non seppero resistere all’attrazione che li travolse (sebbene la Nin fosse sposata) a quando tra loro rimasero quella profonda stima reciproca e quell’affetto che non sarebbero mai venuti meno. Il ritratto che emerge è quello di due scrittori viscerali, dall’animo inquieto, intenti a sostenersi vicendevolmente anche sul piano economico, impegnati a farsi apprezzare dal mondo editoriale senza mai scendere a compromessi, contrari a ogni censura o inibizione. Qui di seguito riporto alcune delle loro considerazioni relative all’ambito letterario.
Buon Dio, mi pare davvero di impazzire se penso di dover trascorrere anche un solo giorno senza mettere nulla sulla carta. Non riuscirei mai a sopportarlo. Ed è…
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