Lermontov all’Abbazia di Propezzano – 2

Santa Maria di Propezzano. 19 luglio 2017.

Foto Attilio Di Daniele

Propezzano 2

Propezzano andrea castagna

Andrea Castagna

Propezzano Luigi Picardi

Luigi Picardi

Propezzano 3

Con Simone Gambacorta

Propezzano 1

Propezzano 6

Propezzano 7

Degustazione dei vini prodotti da Paolo de Strasser

Propezzano 4

 

 

 

 

Danilo Mandolini su 40 poesie

da Arcipelago Itaca (sedicesima apparizione). www.arcipelagoitaca.it

Roberto Michilli, il curatore del più recente lavoro in italiano su Lermontov (Quaranta poesie, Galaad Edizioni, Giulianova – TE, 2014) oggetto della nostra attenzione in questa sedicesima apparizione di “Arcipelago itaca” blo-mag, conosce molto bene sia le polemiche seguite alle pubblicazioni postume dell’opera del nostro (e, ovviamente, i relativi contenuti e criteri di selezione dei testi), che quanto svolto da Landolfi in Italia sulla stessa. Prima di illustrarci in dettaglio l’impostazione del suo lavoro, infatti, Michilli, nella sua puntuale Introduzione a Quaranta poesie, effettua una panoramica più che esaustiva sulla “storia dell’attenzione” che l’editoria russo-sovietica ed italiana ha dedicato al poeta moscovita.
Fissando a mo’ di “spartiacque” proprio il 1836 di cui in precedenza ed estrapolando materiale messo a punto dall’autore sia prima che dopo questo anno, Roberto Michilli ci ha offerto, nell’anno appena concluso, una prima edizione (uscita a marzo) contenente quarantaquattro testi in versi e due frammenti di Lermontov proposti con testo originale a fronte e traduzione in italiano. Nell’edizione ampliata dello stesso volume (uscita ad ottobre), e fermo restando i criteri organizzativi di base della prima edizione, sono state aggiunte quattordici liriche portando così il numero totale di queste a sessanta. Va segnalato che è già in diffusione la seconda ristampa della seconda edizione e che delle sessanta poesie della versione definitiva del lavoro, trentasette sono alla loro prima traduzione in italiano ed una parte di queste sono alla loro prima traduzione “tout-court” nelle principali lingue della letteratura mondiale.
Parallelamente all’implementazione del numero dei testi, è, evidentemente e proporzionalmente, cresciuto anche il preziosissimo e notevole apparato delle Note (il libro è composto, oltre che dal corpo dei testi in lingua originale e tradotti e dalla già citata Introduzione a firma del curatore, da una dettagliata crono-bio-bibliografia dell’autore e dal notevolis-simo apporto rappresentato, appunto, dalle Note di Michilli).
Le note in questione sono un vero e proprio libro nel libro; la cura di queste è tale da consentire al lettore la contestualizzazione di ogni singola poesia nell’ambito del “quadro” critico italiano, russo-sovietico ed internazionale, di quello bio-bibliografico dell’autore e di quello storiografico generale (in alcuni casi, il curatore arriva addirittura ad evidenziare i link per l’ascolto, in internet, dei testi di Lermontov interpretati in russo).

Le ultime annotazioni di questa sintetica presentazione sono ora per il traduttore e per l’editore.
Riguardo al primo occorre affermare che l’interpretazione che Michilli dà dei testi di Lermontov da lui selezionati e tradotti in italiano pare ricreare, esaltandolo al meglio e al massimo, proprio il “pathos” che immaginiamo abbia retto l’esperienza di vita e, conseguentemente, il percorso di ricerca artistica del grande scrittore russo. Non di meno, sembra evidente che il lavoro di traduzione in questione – il tono stesso e diretto (in qualche modo poco filtrato, pensiamo) della traduzione, verrebbe da dire – sia straordinariamente funzionale a porre l’accento sulle visioni nitide, che erano poi le istanze introspettive e civili al tempo stesso, proprie del versificare lermontoviano.
Riteniamo che Quaranta poesie meriti l’attenzione fornita in queste e nelle pagine che seguono perché rappresenta, nel tempo “disgraziato” di oggi, un felice esperimento, un esempio illuminante di come un piccolo ma lungimirante editore unito ad uno studioso – appartato, sì, ma con la “S” maiuscola – possano, semplicemente, produrre vera letteratura.

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Concerto in onore di Lérmontov nel bicentenario della nascita

Società della musica, del teatro e della danza “Primo Riccitelli”

36a stagione dei concerti

Martedi 14 aprile 2015, ore 21
Sala San Carlo presso il Museo archeologico – Via Dèlfico, 30 – Teramo

Concerto per Lermontov 001

1-Bob & Lermont foto Massimo Vita

Livia Bidoli su 40 poesie

Centro Russo di Roma. Michilli traduce Lermontov

Articolo di Livia Bidoli

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Concerto a Teramo in onore di Lermontov

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Lermontov nel 1841
(acquerello di Kirill Antonovič Gorbunov)

Autore di Un eroe del nostro tempo, capostipite dei grandi romanzi russi e classico intramontabile per modernità di struttura e di stile, Michail Jur’evič Lermontov (Mosca, 1814 – Pjatigorsk, 1841) è anche il più grande poeta russo insieme a Puškin.

Buon pittore e ufficiale di cavalleria dal coraggio leggendario, Lermontov perse la vita quando ancora doveva compiere ventisette anni in un duello che ha sconcertanti analogie con quello che aveva raccontato nel suo romanzo.

La straordinaria musicalità dei suoi versi è dovuta alla magistrale abilità nell’uso di metri e ritmi, ma vi contribuisce la sua preparazione musicale. Lermontov infatti componeva, suonava diversi strumenti e cantava molto bene. Questa caratteristica ha fatto sì che le sue liriche ispirassero una lunga serie di compositori, tra i quali Rubinštejn, Dargomyžskij, Varlamov, Rimskij-Korsakov, Balakirev e Rachmaninov, che ne hanno tratto oltre tremila opere.

Il concerto “Da fiamma e da luce” vuole offrire l’occasione per accostarsi all’opera e alla figura affascinante di un giovane genio irrequieto che per molti aspetti resta misterioso e inafferrabile. Al canto delle romanze si alterna la recitazione in lingua italiana dei versi di Lermontov, tradotti da Tommaso Landolfi e Roberto Michilli. Parola e musica si amalgamano in un unico tessuto narrativo, arricchito da brevi rimandi alla vita avventurosa del poeta e al contesto in cui maturò la sua straordinaria vicenda nel solco della grande letteratura russa dell’Ottocento. “Da fiamma e da luce” è l’omaggio che Teramo rende a Michail Jur’evič Lermontov nel bicentenario della sua nascita.

“Da fiamma e da luce”
Romanze da liriche di M. J. Lermontov nel bicentenario della nascita
A cura di Roberto Michilli

TERAMO – Sala San Carlo – martedì 14 aprile 2015 – ore 21

Michail Ryssov basso

Alessandro Cappella pianoforte

Antonella Ciaccia voce recitante

Musiche di A. Rubinstein, S. Rachmaninov, A. Varlamov, L. Malashkin,
A. Guriliov, D. Stolypin.

La presentazione del concerto sul sito della Riccitelli si può leggere qui.

L’articolo di Anna Fusaro su «Il Centro» si può leggere qui.

Qui, invece, si può ascoltare il grande tenore Sergéj Lémešev che legge il testo della lirica Parus (La vela) di M. Ju. Lermontov e poi canta la romanza tratta dalla stessa da Aleksándr Vladímirovič Varlámov (cliccare sulla piccola freccia verde).

Парус

Белеет парус одинокой
В тумане моря голубом!..
Что ищет он в стране далекой?
Что кинул он в краю родном?..

Играют волны — ветер свищет,
И мачта гнется и скрыпит…
Увы! он счастия не ищет
И не от счастия бежит!

Под ним струя светлей лазури,
Над ним луч солнца золотой…
А он, мятежный, просит бури,
Как будто в бурях есть покой!

1832

 

La vela

Biancheggia una vela solitaria
nella nebbia azzurra del mare!…
Che cerca in un paese lontano?
Che ha lasciato al paese natale?…

Giocano le onde — il vento fischia,
e l’albero si curva e scricchiola…
Ahimè! La felicità non cerca
e dalla felicità non fugge!

Sotto di lei la corrente più chiara dell’azzurro,
sopra di lei del sole d’oro il raggio…
Ma lei, ribelle, chiede la tempesta,
come se nelle tempeste ci fosse la pace!

(traduzione di Roberto Michilli)

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