Simone Gambacorta su Fate il vostro gioco

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Nuovo romanzo dello scrittore teramano. L’editore è ancora Fernandel.

Con “Fate il vostro gioco” Roberto Michilli prosegue l’indagine sugli sconfinamenti provocati dalla spinta incontrollabile del desiderio, quella spinta che induce chi vuole qualcosa a vivere in uno stato extrasistolico, sognando un cambiamento decisivo. Tra questo nuovo romanzo e il precedente “Desideri” c’è dunque una parentela stretta. Ma veniamo a noi: nello scompartimento di un treno, Alberto (io-narrante) racconta di sé a un altro passeggero e gli parla della sua giovinezza, della rovinosa ossessione del gioco d’azzardo e della ricerca di una rivincita impossibile prima e possibile poi, realizzata con l’aiuto dell’informatico Sandro e dell’ex fidanzata Franca. Il romanzo è perciò una confessione laica, dove il treno/confessionale è il mezzo dell’evocazione e dove tutto riflette l’andamento sinusoidale dell’avventura di Alberto e soci, veri e propri complici nell’ideare una sorta di rapina senza armi che, pian piano, li condurrà al sospirato coronamento dell’impresa: la sconfitta della roulette grazie a un sistema scientifico e una cascata di denaro (nessuno pensi però a un lieto fine). Appartiene a Michilli l’abilità di fare della scrittura un solvente ove disciogliere i dati dell’individualità (le movenze emotive e psicologiche sono silenziate, sottocutanee, ma pur sempre avvertibili), così come le ambizioni e le smanie, le voglie e le brame dei suoi personaggi. Gli appartiene anche la capacità d’impiantare questi e quelle in una narrazione tecnicamente impeccabile, e insaporita da una proteina affabulatoria che accorda le parti in un insieme compatto e pulsante. Ma in questo romanzo il gioco d’azzardo è il pretesto per una trama, l’innesco con cui far detonare una materia narrativa capace di parlare di un uomo e del suo personalissimo funambolismo. E forse quel che più conta sta in quel che meno si vede: nel racconto di tre fughe diverse da tre solitudini diverse.

(Roberto Michilli, “Fate il vostro gioco”, Fernandel, pp. 128, Euro 12)

Simone Gambacorta

(Pubblicato su “La Città mensile”, Teramo, aprile 2008)