Tomas Tranströmer (Stoccolma, 1931)
Premio Nobel per la Letteratura 2011
Traduzione di Gianna Chiesa Isnardi
I
I cavi della corrente
tesi nel regno del freddo
a nord di ogni musica
*
Il sole bianco
si allena correndo da solo incontro
alle montagne blu della morte.
*
Dobbiamo vivere
con l’erba garbata
e le risate di osteria.
*
Il sole ora è basso.
Le nostre ombre sono giganti.
Presto tutto sarà ombra.
II
Le orchidee.
Le navi cisterna scivolano via.
Luna piena.
III
Fortezza medievale,
città straniera, fredda sfinge,
arene vuote.
*
Le foglie sussurravano:
un cinghiale suona l’organo.
E le campane rintoccarono.
*
E la notte fluisce
da oriente a occidente con
la velocità della luna.
IV
Una coppia di libellule
strettamente avvinghiate l’una all’altra
passarono volteggiando.
*
Presenza di Dio.
Nel tunnel del canto degli uccelli
si apre una porta chiusa a chiave.
*
Querce e la luna.
Luce e costellazioni silenziose.
Il mare freddo.
Non li conoscevo…io amo il verso breve e conciso…
la poesia orientale…
Grazie per questa bellezza!
(sto leggendo *Desideri*, ti avviso che io vado pianissimo:-)
fai delle descrizioni superlative…
le cantine antiche nel capitolo di Elio….
mi ci perdo.
e non parliamo del capitolo di Deborah…