
Ogni tanto trovi il serial che ti intrippa, quello che cominci a guardare e non riesci a smettere più, tanto che ti vai addirittura a vedere le puntate ancora non doppiate con i sottotitoli perché non puoi aspettare che le mettano in onda: e infatti a me, che avevo schivato allegramente tutti i seriale giornalistico-politici tipo The Newsroom, The Good Wife e Scandal, mi sono invece trovata completamente risucchiata da House of Cards.
Quando ne guardi un paio di puntate, ti rendi conto di due cose: è fatto da attori che recitano da Dio, tutti, da registi che sanno il fatto loro, ma soprattutto da sceneggiatori che hanno masticato, digerito ed assimilato i grandi romanzi dell”800, per cui sanno costruire meravigliosi romanzi moderni che non hanno una sbavatura né di trama né di dialogo, e sanno rendere accattivante qualsiasi cosa: per dire, nelle prime due puntate il perno del racconto…
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